Controllo
distinto di motivazione e rinforzo nello striato ventrale
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 14 dicembre 2024.
Testi
pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di
Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste
e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
Una
questione problematica sulle basi neurobiologiche di stati psichici pervasi da
motivazione e connessi con un aspetto particolare dell’apprendimento e delle
memorie in uso dinamico, ossia il processo di rinforzo, è la distinzione tra
ciò che media specificamente lo stato motivazionale e ciò che media il
rinforzo. La dopamina, neurotrasmettitore catecolaminico
presente tanto in popolazioni neuroniche troncoencefaliche, come quelle
dell’area tegmentale ventrale (VTA) del sistema a ricompensa, quanto in quelle
neuromotorie dei circuiti telencefalici, rilasciata nei circuiti striatali,
incluso il guscio mediale del nucleo accumbens, traccia elementi
separabili della ricompensa: motivazione e rinforzo,
ma non disponiamo ancora di dati e criteri per distinguere le basi proprie di
ciascuno dei due elementi. In particolare, non sono stati definiti i meccanismi
cellulari e i meccanismi di circuito in base ai quali i recettori della
dopamina trasformano il rilascio del neurotrasmettitore nei due costrutti
distinti della ricompensa.
La
questione è stata efficacemente affrontata da Juan Enriquez-Traba
e i suoi numerosi colleghi coordinati da Hugo A. Tejeda
in uno studio che ha definito la discriminazione recettoriale dopaminica nello
striato ventrale quale chiave della distinzione tra le basi dei due costrutti
motivazionali.
(Enriquez-Traba J. et al., Dissociable control of motivation
and reinforcement by distinct ventral striatal dopamine receptors. Nature Neuroscience – Epub
ahead of print doi: 10.1038/s41593-024-01819-9, 2024).
La provenienza degli
autori è la seguente: UNIT
on Neuromodulation and Synaptic Integration, National Institute of Mental
Health (NIMH), Bethesda, MD (USA); Department of Biochemistry, Autonomous
University of Madrid, Madrid (Spagna); Department of Functional and Systems
Neurobiology, Institute Cajal-CSIC, Madrid (Spagna); Section on Light and
Circadian Rhythms, National Institute of Mental Health (NIMH), Bethesda, MD
(USA); Systems Neuroscience Imaging Resource, National Institute of Mental
Health (NIMH), Bethesda, MD (USA); Neuromodulation and Motivation Section,
Diabetes, Endocrinology & Obesity Branch, NIDDKD, Bethesda, MD (USA);
National Institute of Neurological Disorders and Stroke, Bethesda, MD (USA);
Department of Psychiatry and Department of Cell Biology, University of
Pittsburgh, PA (USA).
Enriquez-Traba e colleghi hanno innanzitutto
definito che i recettori D3 della dopamina nella parte mediale del guscio
del nucleo accumbens generano una segnalazione che guida il comportamento
motivato nei topi mediante la regolazione di microcircuiti locali. I
ricercatori hanno poi dimostrato che i recettori della dopamina D1, normalmente
co-espressi con i D3 e noti per la regolazione del rinforzo, non intervengono
nel comportamento motivato.
Nel
valutare comparativamente i ruoli dissociabili nella “funzione a ricompensa”, i
ricercatori riportano azioni fisiologiche non coincidenti della segnalazione
rispettiva dei recettori D3 e D1, nei neuroni studiati nella sezione mediale
del guscio del nucleo accumbens. La sperimentazione ha così consentito di
stabilire un quadro funzionale fondamentale, in cui la segnalazione
dopaminergica all’interno dello stesso tipo cellulare del nucleo accumbens
risulta fisiologicamente compartimentalizzata mediante meccanismi
d’azione mediati da differenti recettori della dopamina (DA1 e DA3).
Gli
autori dello studio osservano che, questa peculiare organizzazione
funzionale, provvede delle popolazioni neuroniche in un circuito
limbico dell’esclusiva capacità di orchestrare aspetti dissociabili di comportamenti
associati alla ricompensa e rilevanti per l’eziologia di disturbi
neuropsichiatrici.
L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e
invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del
sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto
Colonna
BM&L-14 dicembre 2024
________________________________________________________________________________
La Società
Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society
of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze,
Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come
organizzazione scientifica e culturale non-profit.